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L’opera realizzata dal pittore italiano Tiziano Vecellio nel 1508 raffigura in due fasi il mito di Orfeo ed Euridice. In primo piano, la bella Euridice è morsa da un animale riconducibile ad un serpente. In secondo piano, invece, è stata rappresentata la scena in cui, Orfeo, all’uscita dagli Inferi, si volta a guardare la sua amata perdendola per sempre.

Sullo sfondo a sinistra è possibile scorgere un maestoso campanile, sul lato opposto, invece, vi è una struttura a palafitta avvolta dalle fiamme, simboli della contrapposizione del mondo dei vivi a quello dei morti.

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