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L’opera rappresenta Orfeo in modo puramente intuitivo: un volto coricato con espressione a metà tra il sofferente e il dormiente circondato da vivi colori. Si immagina, dunque, una morte tranquilla, diversa da quella violenta del mito, in cui Orfeo sembra addormentato sulla sua stessa cetra. Non ci sono accenni ad altri personaggi della storia, tutta l’opera si concentra su Orfeo, nel momento in cui finalmente raggiunge la pace nella morte.

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