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Uno sguardo di Passione

Eurydice to Orpheus

But give them me, the mouth, the eyes, the brow!                         

Let them once more absorbe me! One look now

Will lap me round forever, not to pass

Out of its light, though darkness lie beyond:

Hold me but soft again within the bond

Of one immortal look! All woe that was,

Forgotten, and all terror that may be,

Defied, - no past is mine, no future: look at me!

Scheda

Autore: Robert Browning

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Titolo: Eurydice to Orpheus (da ''Poems'')

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Pubblicazione: Seconda metà dell' 800

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Genere: Poetico

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Personaggi: L'autore da voce all'unico personaggio, Euridice. Lei in agonia, prima di scomparire definitivamente, chiede l'attenzione di Orfeo, affinché il suo sguardo, il suo ultimo sguardo, l'avvolga per sempre.

Euridice ad Orfeo

Ma porgimi la bocca, gli

occhi, la fronte!

Lascia che mi assorbano ancora un’ultima

volta! Ora un solo sguardo

Mi avvolgerà per sempre, per non raggiungere mai la sua luce, mentre fuori giace

l’oscurità:

Stringimi ma di nuovo sicura nel

legame

Di un solo sguardo immortale! Tutto ciò che era dolore,

Dimenticato, e tutto il terrore che potrebbe esserci,

Sconfitto, - il passato non è mio, non il futuro: guardami!

Analisi

La poesia “Eurydice to Orpheus” venne scritta da Robert Browning grazie all’ispirazione suscitatagli dalla vista del quadro di Frederic Leighton (1864). Essa è tratta dalla raccolta Dramatis personae e si presenta sotto forma di monologo, in cui il poeta cede la parola ad Euridice, esaltando gli stessi sentimenti che Leighton esprime nel suo dipinto e, come il pittore, inverte i ruoli dei due protagonisti: Euridice non è più la creatura docile del mito virgiliano che segue in silenzio il suo amato. Qui è lei che, innamorata e preda della passione, chiede con la forza di essere guardata e di vivere con lei il momento loro concesso. Orfeo, turbato, tenta di sottrarsi a questo amore così passionale. Euridice è, infatti, consapevole che il mondo dei morti è la sua definitiva straziante dimensione e che la loro storia non può avere un futuro. Nonostante sia morta, pulsa di energia vitale, perché il suo amore per il marito la porta ad isolarsi dalla situazione tragica in cui si trovano per dare libero sfogo a sentimenti terreni e passionali. Browning dona ad Euridice piena coscienza della sua condizione e mette in risalto la forza del suo desiderio conferendo alla poesia un tono ‘esclamativo’ grazie all’utilizzo dell’imperativo. La posizione di Orfeo non è ben precisata, ma osservando il quadro, in cui è rappresentato ad occhi chiusi, si comprende la rassegnazione dell’uomo che respinge l’amata ormai persa, nonostante lei reclami il suo sguardo, per condividere un ultimo, triste e breve attimo d’amore.

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